Regione Emilia-Romagna 
ASSESSORATO AGRICOLTURA, ECONOMIA ITTICA, ATTIVITA' FAUNISTICO-VENATORIE.
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Indice generale
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CODONE Anas acuta
Caratteristiche generali 
Lungh. 51-66 cm, apertura alare 80-95 cm, peso: 550-1.080 g. Marcato dimorfismo sessuale, abiti stagionali simili tranne che in periodo eclissale, specie politipica (3 sottospecie) a distribuzione oloartica. Anatide di dimensioni medio-grandi facilmente riconoscibile per la caratteristica coda lunga e sottile, per il profilo più snello ed allungato e per il becco più sottile dei congeneri. Il maschio ha colori contrastanti e inconfondibili con capo bruno, collo e petto bianchi ed una fitta striatura bianca e nera sulle parti laterali del corpo. La femmina ha colori più mimetici simili a quelli delle femmine di Germano reale e Mestolone ed è riconoscibile da queste per la caratteristica coda lunga e sottile, anche se meno accentuata che nel maschio, per la sagoma più snella e per gli specchi alari verde bronzato bordato di chiaro. 
In Emilia-Romagna è una specie migratrice regolare, svernante, nidificante irregolare nella prima metà del secolo scorso.  
Distribuzione e status 
In Europa la specie è distribuita prevalentemente tra il 50° ed il 70° parallelo con piccoli insediamenti marginali più a sud (Marocco, Tunisia. Turchia); nidificazioni occasionali sono segnalate in Spagna, Francia, Romania e Bulgaria. La stima più recente della popolazione nidificante in Europa indica 320.000-360.000 coppie concentrate prevalentemente in Russia (300.000-325.000 cp) e  Finlandia (15.000-25.000 cp) (BirdLife International 2004). 
In Italia la specie è stata segnalata come nidificante in tempi storici nel Veneto e nella prima metà del XX secolo sono state rilevate coppie in periodo riproduttivo in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli, Toscana, Sardegna e Puglia. Come sottolineato per altre specie a distribuzione prevalentemente nordica, buona parte di tali segnalazioni potrebbe essere attribuita a soggetti non in grado di affrontare la migrazione.  
L’areale di svernamento comprende l’Europa centro-meridionale, il Maghreb e la fascia del Sahel dove sverna la maggior parte della popolazione. Il trend della popolazione svernante è considerato in declino nella regione Mediterranea e del Mar Nero ma la scarsa qualità dei dati impedisce una loro adeguata interpretazione (Wetlands International 2006); il declino è estremamente probabile per la popolazione svernante  in Africa. 
In periodo invernale l’Italia è interessata da un contingente di soggetti svernanti che, pur non raggiungendo le alte concentrazioni di altre specie congeneri (Alzavola, Fischione), può essere stimato, sulla base dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti coordinati dall’INFS, di 6.000-8.000 individui per il periodo 1991-2000 (Brichettti e Fracasso 2003); i principali siti di svernamento sono situati nelle zone umide costiere dell’alto Adriatico (soprattutto nella Laguna di Venezia), in Puglia, Sardegna e Sicilia. 
In Emilia-Romagna è presente durante le migrazioni e in inverno in tutte le province e i risultati dei censimenti degli uccelli acquatici svernanti svolti in gennaio indicano per il periodo 2004-2006 una popolazione fluttuante tra 350 e 450 individui (archiv. AsOER) concentrati principalmente nelle zone umide a sud di Ravenna; nelle province di Ferrara e Bologna lo svernamento è regolare negli ultimi dieci anni ma con fluttuazioni tra pochi individui e qualche decina; nelle altre province lo svernamento risulta invece irregolare e comunque con contingenti inferiori ai 50 individui.
Vocazione 
Al di fuori del periodo riproduttivo frequenta sia le zone umide salmastre (estuari, lagune, saline) sia quelle dolci di laghi interni e vasti bacini purché con vegetazione sommersa e con bassi livelli dell’acqua. Le tipologie ambientali frequentate al di fuori del periodo riproduttivo sono quelle descritte alle lettere A, C, E, G, H ed inoltre quelle descritte alle lettere B, C, D, F, I, L, O con superficie maggiore di 10 ha per elemento CTR.
Fattori limitanti 
A livello europeo lo stato di conservazione della popolazione è considerato provvisoriamente in declino poiché la popolazione europea è stata soggetta ad un ampio decremento nel 1970-1990 e, benché parte delle popolazioni risultino stabili o in aumento nel periodo 1990-2000, quelle di paesi chiave come Russia e Finlandia hanno continuato a diminuire (BirdLife International 2004). In Emilia-Romagna le ampie zone vocate allo svernamento sono utilizzate maggiormente quando risultano intercalate ad ampie zone protette che consentono l’alimentazione e la sosta in assenza di disturbo. Dopo il prelievo venatorio, il saturnismo causato dall’ingestione di pallini usati per la caccia è probabilmente una delle principali cause di morte diretta e indiretta.
Codone
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