Metodi per la realizzazione della Check-List

Classificazione e nomenclatura
La compilazione di una "Check-list dei Vertebrati omeotermi", lavoro indispensabile per la stesura di una carta delle vocazioni faunistiche, non era mai stata in precedenza affrontata a livello regionale.
Per la elaborazione di questa lista ci si è basati sia su dati bibliografici che su dati ricavati da un buon numero di rilevamenti in campagna.
Base di partenza per la classificazione, la nomenclatura e la numerazione d’ordine è stata il volume di Amori G., Angelici F.M., Frugis S., Gandolfi G., Groppali R., Lanza B., Relini G. & Vicini G. (1993) "Vertebrata" in Minelli A., Ruffo S. & La Posta S. (eds.) "Checklist delle specie della fauna italiana", 110. Calderini, Bologna.
Dal vasto insieme delle specie conosciute per l'Italia sono poi state eliminate le specie non individuate come presenti per il nord Italia. Successivamente, per costruire poi la Check-list Regionale, si sono utilizzati lavori specifici sulle singole Classi di Vertebrati. I dati di presenza-assenza dal territorio regionale riportati in questi volumi di carattere generale, sono stati integrati con studi di carattere specifico per famiglie, generi o singole specie. Inoltre si sono inseriti dati ricavati da studi a carattere locale, dati non pubblicati, comunicazioni personali, suggerimenti di esperti dei vari settori ed informazioni derivanti da esperienze dirette dei redattori della Lista.
Un discorso particolare riguarda la lista degli uccelli. La particolare mobilità delle specie ornitiche, determina per questi animali la possibilità di compiere spostamenti regolari (migrazioni) ed irregolari (erratismi, dispersioni post-riproduttive, escursioni altitudinali, ecc.). Per stabilire l’attribuzione ad un determinato territorio occorre pertanto precisare quale tipo di comportamento giustifica l’indicazione di presenza nel rispetto di una condizione di "fedeltà", cioè di permanenza non occasionale.
La riproduzione è il più importante elemento caratterizzante e pertanto, anche se la specie compare solo per un breve arco di tempo, la nidificazione è valutata positivamente. Il P.A.I. (Progetto Atlante Italiano), ha rappresentato un’iniziativa coordinata per il rilevamento su scala nazionale delle presenze ornitiche che si riproducono in Italia. E’ stata proposta una metodologia standardizzata per utilizzare i dati e le segnalazioni come prova di nidificazione. I rilevamenti sono stati effettuati dal 1983 al 1986 e solo nel 1993 i risultati sono stati pubblicati. E’ su questo strumento, che ci si è basati per elaborare la lista dei nidificanti in ambito regionale.
Alle nostre latitudini si hanno due flussi migratori, che coinvolgono un elevato numero di specie, quello primaverile pre-nuziale e quello autunnale. Ogni specie presenta una propria modalità di passaggio e l’arco di tempo nel quale si assiste allo spostamento regolare può essere più o meno prolungato. Tuttavia, le specie di passo accidentale, non segnalate con sufficiente regolarità, non sono state prese in considerazione.
Il periodo invernale comporta invece una maggiore fedeltà al luogo di sosta, per esigenze trofiche e di riparo, pertanto si ritiene lo svernamento un elemento utile per attribuire il valore di presenza. Lo svernamento è considerato, alle nostre latitudini e per quasi tutte le specie, corrispondente al lasso di tempo compreso tra l’1 dicembre e il 31 gennaio. Tale intervallo è quello indicato nella metodologia del P.A.S. (Progetto Atlante Svernanti). Il P.A.S. iniziato alla fine degli anni ‘80, non è stato concluso, perché sono state evidenziate alcune problematiche metodologiche legate alla difficoltà di stabilire le modalità di presenza di uccelli nel periodo invernale. Al momento sono stati pubblicati due P.A.S. di ambito locale, uno per la Provincia di Brescia e quello della Lombardia. Alle modalità proposte in questi lavori ci si è riferiti per la compilazione di questa check-list.
Il periodo considerato per le segnalazioni inserite nella Lista è quello che va dal 1970 ad oggi (cioè poco più di venticinque anni). Così sono state inserite nella check-list anche specie che presumibilmente oggi non occupano più il territorio regionale, come avviene probabilmente per la Lontra (Lutra lutra), mentre ne sono state escluse alcune per le quali nel frattempo è stata accertata la "estinzione" (Lanario, Sterna maggiore).
La Lista dei Vertebrati è composta da un totale di 353 specie: 283 Uccelli, di cui 190 nidificanti, 174 svernanti e 39 soltanto di passo e 70 Mammiferi.
Le prime colonne della Check-list riportano la suddivisione in classe,ordine, famiglia, genere, specie. Ad ogni specie sono poi associati il nome volgare, il numero attribuito ad essa dalla "Check list dei Vertebrati d’Italia", la corologia e, per gli Uccelli, la fenologia relativa al territorio regionale; la fenologia è indicata con le sigle di cui al relativo paragrafo.

Corologia
La Corologia è la disciplina scientifica che studia la distribuzione delle specie animali e vegetali sulla Terra. Per estensione tale termine viene utilizzato anche per descrivere l'areale di distribuzione di una singola specie.
Sono di seguito elencate per ciascuna Classe le fonti bibliografiche da cui è stata tratta la classificazione corologica.

Uccelli
Boano G. & Brichetti P., con la collaborazione di Micheli A., 1989 - "Proposta di una classificazione corologica degli Uccelli italiani. I- non Passeriformi". Riv. ital. Orn., Milano, 59 (3-4): 141-158.
Boano G., Brichetti P. & Micheli A., 1990 - "Proposta di una classificazione corologica degli Uccelli italiani. II- Passeriformi e specie accidentali". Riv. ital. Orn., Milano, 60 (3-4): 105-118.

Mammiferi
Bertusi M.G. & Tosetti T. (a cura di), 1986 - "I Mammiferi dell'Emilia-Romagna", IBC, Bologna.
Gellini S., Casini L. & Matteucci C., 1992 - "Atlante dei Mammiferi della provincia di Forlì (1989-1991)". Provincia di Forlì, Coop. St.E.R.N.A., Museo Ornitologico "F. Foschi". Ed. Maggioli., Rimini.

Fenologia
La fenologia è riportata esclusivamente per le specie ornitiche. Le specie appartenenti alla Classe dei Mammiferi sono infatti o da considerarsi genericamente presenti sul territorio regionale in maniera stabile oppure, in pochi casi (Chirotteri, Lupo), carenti di informazioni tali da definirne il tipo di presenza. Le specie appartenenti a questa Classe sono comunque state indicate semplicemente come presenti (P).
Le specie di Uccelli sono state classificate attraverso le seguenti categorie: stanziale (S), nidificante (N), migratrice (M), svernante (W).
Stanziale: specie che compie l'intero ciclo vitale sul territorio regionale;
Nidificante: specie nidificante certa sul territorio regionale;
Migratrice: specie presente regolarmente sul territorio regionale durante i passi pre-nuziali e/o post-nuziali;
Svernante: specie presente sul territorio regionale nel periodo compreso tra l’1 dicembre ed il 31 gennaio.

Dispersione
Per entrambe le Classi è stata utilizzata la medesima suddivisione in classi di dispersione territoriale.
Tale suddivisione è così articolata:
1 - un solo sito di presenza all'interno del territorio regionale;
5 - da 2 a 5 siti di presenza all'interno del territorio regionale;
10 - da 6 a 10 siti di presenza all'interno del territorio regionale;
50 - da 11 a 50 siti di presenza all'interno del territorio regionale;
D - specie dispersa, oltre 50 siti di presenza all'interno del territorio regionale.
Per gli Uccelli tale suddivisione è basata sui siti di riproduzione.